06 giugno 2006

Bazin e la musica su tela

I più si sorprendono perchè quando parlo del gruppo nomino sempre anche il pittore, quasi che il Giò debba essere un esterno lì solo perchè non aveva un altro posto dove sporcare.
Voglio dire, ammetto la stranezza, ma in fondo - al di là dei risultati mediocri - la nostra proposta è pittura più che musica. Il quadro è confinato in sè, è quel quadro in quel momento ed in quel luogo ed in quella forma: non può venire trascritto in notazione, non rimane sè stesso se riprodotto in fotografia - altrimenti potrei organizzare mostre a casa mia. Un pezzo di musica moderna trasmette la medesima sensazione di sè-ità (ossia un termine difficile per dire una cosa semplice: rimane la stessa cosa) sia visto eseguire dal vivo, sia ascoltato per radio, sia che - con un salto mortale sconvolgente ai miei occhi - letto in trascrizione.
Questo può essere meno vero per certe espressioni, d'altra parte: ma non appena si è in grado di riproporlo, assume questi contorni - quasi che esista davvero un iperuranio dove Highway Star e Bike e Meeting of the Spirits riposano eterne. Un concerto di musica totalmente aleatoria si avvicina idealmente invece a quanto sto cercando di rappresentare per avvicinarne i bordi a quelli del nostro progetto.

E' questo post un modo per attirare gente alle nostre esibizioni? Giammai - anche perchè starei fallendo miseramente, nel caso. Voglio dire, lietissimi di avervi con noi, ma principalmente la nostra tela è l'imperfezione digitale dell'mp3, il microfono mal posizionato, il salto di volume al cambio di patch. La nostra musica esiste in quel file, che io desidero.
Vado a capo per dare più forza alla parola "desidero", per restituirle la carnosità naturale: Andrè Bazin, critico cinematografico co-fondatore dei celebri Cahiers du Cinema, argomentava di "Complesso della Mummia". Lo ringrazio principalmente per aver dato un nome importante alla mia ossessione più grande - che è un po' un interessante morbo post-moderno: il culto della memoria. Quando acquisto un'opera d'arte, ciò che acquisto è in verità un'emozione da tenere sullo scaffale, come quando tengo un biglietto della metropolitana. Un desiderio di immortalità che negli OGD sent(lasciatemi parlare al singolare)o particolarmente - ma non nel senso che ognuno gli darà, di "voler entrare nella storia"; è un discorso sensibilmente diverso, che si lega a doppio filo alle tele che usciranno dalla sala prove questo sabato.
Sono ancora assai lontano dal monaco che distrugge il lavoro di settimane per ricordare a sè stesso che non è nella propria opera l'appagamento e la pace con sè stessi: la registrazione è parte integrante del nostro progetto - ed è per questo che tutto finisce in rete, e non solo una antologia praticata da mani avide che vi vogliano vendere il resto. Di cosa sia poi espressione questa, al di là di simili manifesti programmatici, lo vedremo poi.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Un tipo fastidioso e flatulente mi ha passato l'indirizzo di questo blog spocchioso.

I was here.

8:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

In bocca al lupo ragazzi quando avrete il periodo pop usa e getta o da boy band allora sarà il momento di lapidarvi e di fare il qualunquismo un arte con il ghigno e l'ignoranza dei primi della classe ricordatevi che voi siete poveri cadetti di guascogna che non sopportano la gente che non sogna e che i belli all'arrivismo non abboccate e che alfin della licenza voi non perdonate!!! E che la risposta sta nel vento amici miei e se andate in direzione ostinata e contraria ricordatevi di non occuparvi un'ora al mese di me ma di tutti noi che che siamo il vostro PUBBLICO dovete sedurci come la musica ha sedotto Faber da brava puttana...perchè la musica è 7 note e voi improvvisando siete come un George Best che va sulla fascia si beve mezza difesa è solo davanti al portiere avversario finta contro finta lo mette a sedere palla in mezzo per il compagno che accorente è stanco e la mette sul palo e doppio palo e voi sull'intervento disperato del portiere non tirate una bottona e via no gli fate il "colpo sotto" da veri finisseur del nulla perchè ricordate che dovete vendere fumo e farlo diventare oro colato agli occhi della gente far diventare l'inverosimile il verosimile il bianco il nero questo il mondo fa girar in questo Guazzabuglio Medievale o meno o più o per o diviso numeri sempre numeri dimostrate che la matematica è una gabbia per la mente e la musica invece è la libertà di stare davanti a un falò tra amici sulla spiaggia a cantare Rapput e a pensare a Giovanna e alla sua amica sul greco con la spiaggia...(Puttana!!) e cantare a squarciagola le canzoni di Battisti no no no no è pogare a un concerto per il puro gusto di farlo (Fallo Fallo) ma non fallico è la vostra illusione e passione disperdetela tra queste adunanze catodiche siate come due bambini nel cortile che sognano e non sognano di essere....In direzione ostinata e contraria sempre!!!

11:49 PM  

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